Skip to main content
Licenziamento per giusta causa

L’utilizzo di beni aziendali per scopi personali è illecito anche se modesto

Corte d’Appello di Milano

Una società licenziava per giusta causa un lavoratore dopo aver accertato l’utilizzo distorto da parte dello stesso del telefono aziendale. Il lavoratore aveva infatti effettuato un rilevante numero di telefonate, oltre mille, e invii di sms non riconducibili all’attività lavorativa, cagionando un danno di Euro 544,00.
Il Tribunale di Milano dichiarava la legittimità del licenziamento.
La Corte, confermando la pronuncia di primo grado, non ha ritenuto necessaria l’affissione del codice disciplinare, considerata la condotta del lavoratore di evidente violazione del dovere di diligenza e fedeltà, ed ha escluso che il controllo quantitativo del traffico telefonico sulla base dei tabulati potesse integrare una violazione dell’art. 4 della L. 20 maggio 1970, n. 300. Secondo il Collegio, inoltre, la sanzione espulsiva era da ritenersi proporzionata al comportamento posto in essere dal lavoratore, considerata sia la sistematicità della condotta relativa ad un ingente numero di telefonate extra lavorative, sia la posizione di responsabilità ricoperta all’interno dell’azienda, a prescindere dall’entità del danno e dall’offerta di rimborso da parte del lavoratore.

Translate