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Lavoro autonomo e subordinato

Depositata la motivazione della Corte d’Appello di Torino sui rider di Foodora

By 4 Febbraio 2019Settembre 25th, 2023No Comments

Corte d’Appello di Torino

La Corte d’Appello di Torino ha reso note le ragioni per le quali ha riformato la sentenza con cui il Tribunale di Torino aveva ritenuto autonomi i ciclo-fattorini di Foodora. Secondo la Corte d’Appello, i riders incarnano la «collaborazione etero-organizzata» introdotta dal «Jobs act» per superare il contratto a progetto.
Questa innovativa sentenza stabilisce dunque che le collaborazioni continuative (le vecchie co.co.co.), a certe condizioni, diventano un terzo genere di rapporto lavorativo: «ciò significa che il lavoratore etero-organizzato resta, tecnicamente, “autonomo” ma per ogni altro aspetto, e in particolare per quel che riguarda sicurezza e igiene, retribuzione diretta e differita (quindi inquadramento professionale), limiti di orario, ferie e previdenza, il rapporto è regolato nello stesso modo» del rapporto di lavoro subordinato.
«La collaborazione è qualificabile come etero-organizzata quando è ravvisabile un’effettiva integrazione funzionale del lavoratore nella organizzazione produttiva del committente, in modo tale che la prestazione lavorativa finisce con l’essere strutturalmente legata a questa… [ed] è il committente che determina le modalità dell’attività lavorativa svolta dal collaboratore». «Altro aspetto importante… è quello di accertare se la prestazione lavorativa ha il carattere della “continuatività”… intesa… come non occasionalità e… come svolgimento di attività che vengono… reiterate nel tempo».

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