Corte di Cassazione
Ai sensi dell’art. 18, comma 4, Statuto, il lavoratore può ottenere una pronuncia di reintegra nel posto di lavoro ogni qualvolta il fatto che gli è contestato «sia insussistente». L’insussistenza del fatto comprende sia i casi in cui il fatto non si è verificato materialmente, sia i casi in cui il fatto si è verificato ma non ha rilievo disciplinare.
Ad esempio, l’addebito di aver rubato non è dimostrato in giudizio (insussistenza del fatto materiale); oppure l’addebito è provato ma non ha rilievo disciplinare («hai spezzato la punta alla matita»: insussistenza giuridica).
Tale principio, ha stabilito la Cassazione con un’importante decisione, è applicabile anche alla tutela prevista dal «Jobs act», per i rapporti sorti a partire dal 7 marzo 2015.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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