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Malattia e infortunio

L’assenza per malattia all’estero è ingiustificata se il certificato medico non è apostillato

By 11 Agosto 2022Maggio 7th, 2023No Comments

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Una dipendente di una società di pulizie era stata licenziata per giusta causa per assenza ingiustificata. In particolare, la lavoratrice, nel periodo in contestazione, si trovava in Marocco e per giustificare la propria assenza aveva inviato al datore di lavoro due certificati medici, tradotti in italiano, ma privi di forma legale di autenticità, la c.d. «Apostille».
La lavoratrice ricorreva in giudizio impugnando il licenziamento. La Corte d’Appello, dava ragione alla dipendente dichiarando illegittimo il licenziamento ed ordinando al datore la reintegra nel posto di lavoro.
La Corte di Cassazione, invece, ha rigettato la richiesta della lavoratrice, precisando che, in base alla Convenzione dell’Aja sull’abolizione della legalizzazione di atti pubblici stranieri, la dispensa dalla legalizzazione del certificato estero è condizionata al rilascio, da parte dell’autorità designata dallo Stato di formazione dell’atto, della «Apostille», da apporre sull’atto stesso, con la conseguenza che, in assenza di tale forma legale di autenticità del documento, il Giudice italiano non può attribuire efficacia validante a mere certificazioni provenienti da un pubblico ufficiale di uno Stato estero.

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