Corte di Cassazione, Sez. Lav.
Un lavoratore, con mansioni di tecnico trasfertista, veniva licenziato a seguito di talune mancanze emerse dai dati acquisiti tramite la geolocalizzazione del computer fornitogli in dotazione nonché del Telepass installato sull’autovettura aziendale.
Il dipendente agiva in giudizio impugnando il licenziamento.
La Suprema Corte ha accolto la richiesta del lavoratore, precisando che, il Telepass non è uno strumento di controllo difensivo in senso stretto e non è nemmeno «neutro» per quanto riguarda le informazioni che può fornire sugli spostamenti effettuati da un dipendente. Di conseguenza l’utilizzabilità di queste ultime, da parte del datore di lavoro, è soggetta agli obblighi di adeguata informazione preventiva al dipendente previsti dallo Statuto dei Lavoratori.