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Lavoro a tempo determinato

La facoltà di impugnazione del contratto riservata al lavoratore

«Decreto Dignità»

Il termine per l’impugnazione della scadenza del contratto a tempo determinato viene esteso da 120 a 180 giorni.
Viene pertanto esteso il tempo a disposizione del lavoratore cessato per scadenza del termine: tale tempo era già doppio rispetto all’analogo spazio concesso per l’impugnazione del licenziamento (60 giorni) e viene ora ad essere triplo.
La scelta del legislatore va probabilmente ascritta alla situazione di molti lavoratori a tempo determinato i quali, nella speranza di ottenere un nuovo contratto, rinunziano all’impugnazione. In tal modo, i lavoratori si trovano a disporre di un periodo maggiore per verificare le intenzioni del datore di lavoro.

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