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Covid-19 / Coronavirus

Il datore di lavoro può obbligare alle ferie il dipendente che rifiuta il vaccino anti Covid-19

Tribunale di Belluno

È arrivata una prima decisione sulle conseguenze che riverbera, sul rapporto di lavoro, la disponibilità del vaccino anti Covid-19 e il rifiuto del lavoratore di vaccinarsi.
Alcuni dipendenti di una residenza per anziani hanno rifiutato di ricevere la somministrazione del vaccino. Il datore di lavoro li ha pertanto sospesi collocandoli in ferie forzate.
Il Tribunale, invocato dai lavoratori, ha ritenuto legittimo il comportamento dell’azienda. Secondo il Tribunale, infatti:
• il fatto che i dipendenti fossero impiegati in mansioni a contatto con il pubblico li esponeva al rischio di essere contagiati dal virus;
• nell’obbligo del datore di adottare tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica dei propri dipendenti rientra, ove disponibile (come nel caso esaminato, trattandosi di personale sanitario), il vaccino contro il Covid-19;
• questa misura risulta – quale fatto notorio – scientificamente idonea a tutelare l’integrità fisica degli individui a cui è somministrato, prevenendo l’evoluzione della malattia.
Pertanto, di fronte al rifiuto dei lavoratori di accettare la tutela offerta loro, il Tribunale ha ritenuto la collocazione in ferie un adeguato accorgimento per allontanare, sia pur temporaneamente, il rischio.

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