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Licenziamento per giusta causa

Offende la società su Facebook ma il lavoratore licenziato ha diritto alla reintegraizone

By 29 Maggio 2019No Comments

Tribunale di Nocera Inferiore

Un lavoratore veniva licenziato per giusta causa per avere postato su Facebook la frase «che pezzi di m…!» riferita alla società datrice di lavoro, quale reazione ad un provvedimento adottato nei confronti di un collega.
Secondo il Tribunale di Nocera, l’espressione utilizzata dal lavoratore, «per quanto indubbiamente inurbana e inopportuna», non era idonea ad arrecare pregiudizio alla società tanto sotto l’aspetto organizzativo, che sotto quello produttivo ed economico. Per tale ragione, il Tribunale ha ritenuto il licenziamento del lavoratore illegittimo e ha condannato la società a reintegrarlo.

Da oltre vent’anni l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio esercita la professione di avvocato occupandosi esclusivamente di Diritto del Lavoro e delle relazioni sindacali e industriali.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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