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Appalto

Un pervasivo controllo dell’appaltante, tramite piattaforme informatiche, rende l’appalto non genuino

By 16 Luglio 2019No Comments

Tribunale di Padova, Sez. Lav.

Alcuni lavoratori operavano su un appalto di servizi con mansioni di prelievo e movimentazione della merce alle dipendenze della società appaltatrice. I lavoratori ricevevano direttive dalla società committente sia attraverso un terminale mobile sia a voce, tramite un collegamento mediante cuffie e microfono, sicché la società committente era in grado di conoscere le operazioni dei lavoratori in tempo reale. Anche la società appaltatrice esercitava una forma di controllo sui lavoratori (in particolare, il direttore della logistica e un collaboratore provvedevano a richiamare i lavoratori che non eseguivano il numero minimo di operazioni richieste).
I lavoratori agivano in giudizio per far accertare la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato con la società committente.
Il Tribunale di Padova ha affermato che «l’organizzazione del lavoro era in tutto automatizzata e il software attraverso il quale si realizzava tale automazione era nella disponibilità esclusiva [della committente]». Il Tribunale ha affermato che la società appaltatrice svolgeva una funzione di controllo nel complesso «priva di discrezionalità» e che «i ritmi e le modalità di lavoro erano dettati dalla committente».
Il Tribunale ha pertanto dichiarato l’appalto di servizi non genuino e la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato con la società committente.

Da oltre vent’anni l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio esercita la professione di avvocato occupandosi esclusivamente di Diritto del Lavoro e delle relazioni sindacali e industriali.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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