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Appalti

Un pervasivo controllo dell’appaltante, tramite piattaforme informatiche, rende l’appalto non genuino

By 16 Luglio 2019Dicembre 21st, 2023No Comments

Tribunale di Padova, Sez. Lav.

Alcuni lavoratori operavano su un appalto di servizi con mansioni di prelievo e movimentazione della merce alle dipendenze della società appaltatrice. I lavoratori ricevevano direttive dalla società committente sia attraverso un terminale mobile sia a voce, tramite un collegamento mediante cuffie e microfono, sicché la società committente era in grado di conoscere le operazioni dei lavoratori in tempo reale. Anche la società appaltatrice esercitava una forma di controllo sui lavoratori (in particolare, il direttore della logistica e un collaboratore provvedevano a richiamare i lavoratori che non eseguivano il numero minimo di operazioni richieste).
I lavoratori agivano in giudizio per far accertare la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato con la società committente.
Il Tribunale di Padova ha affermato che «l’organizzazione del lavoro era in tutto automatizzata e il software attraverso il quale si realizzava tale automazione era nella disponibilità esclusiva [della committente]». Il Tribunale ha affermato che la società appaltatrice svolgeva una funzione di controllo nel complesso «priva di discrezionalità» e che «i ritmi e le modalità di lavoro erano dettati dalla committente».
Il Tribunale ha pertanto dichiarato l’appalto di servizi non genuino e la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato con la società committente.

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