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I buoni pasto restano esenti anche in smart working

Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i buoni pasto corrisposti ai lavoratori dipendenti anche in periodo di smart working non costituiscono imponibile fiscale. L’Agenzia ha ribadito che derogano al principio di onnicomprensività delle retribuzioni ai fini fiscali «le somministrazioni di vitto da parte del datore di lavoro, […] in mense organizzate direttamente dal datore di lavoro o gestite da terzi; le prestazioni sostitutive delle somministrazioni di vitto fino all’importo complessivo giornaliero di […] Euro 8 nel caso in cui […] siano rese in forma elettronica; le indennità sostitutive delle somministrazioni di vitto corrisposte agli addetti ai cantieri edili, ad altre strutture lavorative a carattere temporaneo o ad unità produttive ubicate in zone dove manchino strutture o servizi di ristorazione fino all’importo complessivo giornaliero di Euro 5,29».

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