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Rimborsi spese ai dipendenti in smart working: quando sono esenti?

By 11 Maggio 2021No Comments

Agenzia delle Entrate

In materia di rimborsi spese ai lavoratori in smart working, secondo l’Agenzia delle Entrate non è possibile adottare criteri forfettari di quantificazione del rimborso; al contrario, i costi sostenuti dai dipendenti nell’esclusivo interesse del datore devono essere individuati in base a elementi oggettivi e documentalmente accertabili.
Secondo l’Agenzia, per evitare che i rimborsi spese vengano inclusi nella determinazione del reddito di lavoro dipendente, occorrerebbe adottare un criterio analitico che permetta di determinare, per ciascuna tipologia di spesa, la quota di costi risparmiati dal datore e sostenuti dai dipendenti.

Da oltre vent’anni l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio esercita la professione di avvocato occupandosi esclusivamente di Diritto del Lavoro e delle relazioni sindacali e industriali.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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