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No al regime degli impatriati per il lavoratore in smart working all’estero

By 23 Settembre 2021No Comments

Agenzia delle Entrate

La riduzione fiscale concessa agli «impatriati» non è applicabile ai lavoratori in smart se l’attività lavorativa non è stata svolta prevalentemente nel territorio dello Stato italiano. Secondo l’Agenzia delle Entrrate, infatti, nel caso di smart working o lavoro da remoto occorre avere riguardo al luogo nel quale il lavoratore è fisicamente presente quando esercita le attività per le quali è remunerato.

Da oltre vent’anni l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio esercita la professione di avvocato occupandosi esclusivamente di Diritto del Lavoro e delle relazioni sindacali e industriali.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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