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Pari opportunità - Discriminazione

Altezza minima per l’assunzione: discrimina la donna

By 4 Febbraio 2019No Comments

Corte di Cassazione

Una società bandiva una procedura per l’assunzione di personale in relazione al ruolo di Capo Servizio Treno e indicava tra i requisiti per l’assunzione il limite minimo di altezza di 160 centimetri, valevole sia per le donne che per gli uomini. Una lavoratrice non veniva assunta per «deficit staturale» (altezza inferiore a 160 centimetri).
La Corte di Cassazione ha affermato che tale previsione presuppone erroneamente che tra donne e uomini non ci sia differenza di statura e comporta una discriminazione indiretta a sfavore della donna. Sulla base di questo principio, la società è stata quindi condannata ad assumere la lavoratrice.

Da oltre vent’anni l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio esercita la professione di avvocato occupandosi esclusivamente di Diritto del Lavoro e delle relazioni sindacali e industriali.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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