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Lo stagista non può chiedere di essere assunto se non prova l’esistenza degli indici della subordinazione

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Uno stagista, frequentante un Master Universitario in materia di gestione del lavoro e delle relazioni sindacali, agiva in giudizio chiedendo l’accertamento di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato in capo al soggetto ospitante.
La Corte d’Appello rigettava il ricorso, ritenendo che, sulla base delle testimonianze del tutor dello stagista e del direttore dell’Ufficio Risorse umane sulle concrete modalità di svolgimento del rapporto, non fosse stata fornita prova della sussistenza di alcuno degli indici rivelatori della subordinazione.
Avverso tale decisione lo stagista proponeva ricorso per Cassazione.
La Suprema Corte ha confermato la sentenza, precisando quali siano gli indici di subordinazione e cioè: retribuzione fissa mensile in relazione sinallagmatica con la prestazione lavorativa, l’orario di lavoro fisso e continuativo, la continuità della prestazione in funzione di collegamento tecnico organizzativo e produttivo con le esigenze aziendali, il vincolo di soggezione personale del lavoratore al potere organizzativo, direttivo e disciplinare del datore di lavoro, con conseguente limitazione della sua autonomia e l’inserimento nell’organizzazione aziendale.
Quanto poi all’onere della prova, ha precisato che è sul lavoratore che grava l’onere di fornire gli elementi di fatto corrispondenti alla fattispecie astratta invocata.

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