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Secondo il neo costituito Ispettorato Nazionale del Lavoro, infatti, il GPS installato su uno strumento aziendale non può essere considerato di per sé esente dal tradizionale regime delle autorizzazioni. Il nuovo art. 4 Statuto dei Lavoratori, osserva l’Ispettorato, sottrae alla necessità della preventiva autorizzazione sindacale o amministrativa gli strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione lavorativa. A dire dell’Amministrazione, pertanto, occorre distinguere tra i casi in cui l’installazione del GPS sia strettamente funzionale a «rendere la prestazione lavorativa» e i casi in cui si tratti di un elemento aggiunto e accessorio, non utilizzato in via primaria ed essenziale per l’esecuzione della prestazione ma solo per rispondere ad esigenze di carattere assicurativo, organizzativo o produttivo.
Tenuto conto del valore vincolante espresso dall’Istituto per gli organismi di vigilanza periferici, occorrerà valutare con attenzione l’utilizzo di tali strumenti e l’eventuale autorizzazione.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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