INPS
Il problema, infatti, sorge dalla dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro che occorre rilasciare contestualmente alla domanda della NASPI e dalla richiesta dell’amministrazione di costante contatto tra lavoratore e servizi per l’impiego che, recandosi all’estero, non si può soddisfare. D’altro canto, la normativa europea consente il mantenimento delle prestazioni di disoccupazione maturate in uno Stato membro, fino a tre mesi, nel caso in cui la persona cerchi lavoro all’estero, senza imporre altri particolari adempimenti.
L’INPS ha ora chiarito che:
• per i primi tre mesi di percezione della NASPI, i centri per l’impiego non sono tenuti a convocare questi disoccupati;
• dal primo giorno della quarta mensilità, invece, i percettori di Naspi dovranno essere convocati per partecipare alle iniziative di politica attiva del lavoro, pena le sanzioni previste dalla disciplina generale in materia.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
Contatta Vincenzo Fabrizio Giglio