Tribunale di Firenze, Sez. Lav.
Una lavoratrice, addetta ad un appalto di pulizie, a seguito di un cambio di appalto veniva assunta dalla nuova società appaltatrice che cessava di corrisponderle l’indennità di funzione fino ad allora sempre percepita.
La lavoratrice adiva il Tribunale di Firenze per aver conferma del proprio diritto alla conservazione della voce retributiva in esame anche presso il nuovo appaltatore.
Il giudice, richiamando la giurisprudenza della Corte di Giustizia europea in base alla quale la successione negli appalti ad alta intensità di lavoro può essere qualificata come trasferimento d’azienda, ha dato ragione alla lavoratrice. Ciò proprio per effetto dell’applicazione delle disposizioni in tema di trasferimento d’azienda, che prevedono l’obbligo di mantenere per i nuovi assunti il medesimo trattamento economico percepito presso l’impresa cedente, e della continuità del rapporto di lavoro.
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