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Orario di lavoro, ferie, permessi

Il tempo impiegato per indossare e dismettere la divisa aziendale costituisce orario di lavoro e va retribuito

By 10 Ottobre 2018No Comments

Tribunale di Milano

Una lavoratrice veniva assunta da una società con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e parziale. In violazione dell’art. 2, D.Lgs. n. 61/2000, all’epoca vigente, il contratto di lavoro non conteneva la puntuale indicazione della durata della prestazione lavorativa e della collocazione temporale dell’orario di lavoro. La lavoratrice aveva sempre osservato turni di lavoro variabili, stabiliti unilateralmente e discrezionalmente dalla datrice di lavoro.
Inoltre, il contratto prevedeva che lavoratrice indossasse una divisa di lavoro in azienda in apposito locale, con divieto di indossarla al di fuori dei locali aziendali.
Poiché la società non aveva riconosciuto il tempo per indossare e dismettere la divisa come lavoro supplementare, la lavoratrice effettuava le operazioni di vestizione e svestizione in orario di lavoro, per una durata di complessivi 20 minuti giornalieri. In conseguenza di ciò, la lavoratrice veniva raggiunta da due contestazioni disciplinari per ritardo nell’inizio della prestazione lavorativa e, altresì, abbandono anticipato del posto di lavoro; che la stessa contestava innanzi il Tribunale di Milano.
Il Tribunale di Milano ha accertato il diritto della lavoratrice alla pre-determinazione dell’orario di lavoro e, per quanto concerne il cd.«tempo-tuta», ha qualificato il tempo impiegato per indossare e dismettere la divisa aziendale come tempo di lavoro, condannando la società a corrispondere alla lavoratrice la relativa retribuzione, complessivamente corrispondente a 10 minuti giornalieri.

Da oltre vent’anni l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio esercita la professione di avvocato occupandosi esclusivamente di Diritto del Lavoro e delle relazioni sindacali e industriali.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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