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Ammortizzatori sociali

Il collocamento in CIG può essere ritorsivo

By 30 Giugno 2021Novembre 12th, 2023No Comments

Tribunale di Roma

Un lavoratrice, di elevato livello contrattuale e retributivo, è stata collocata dall’azienda in CIGO a zero ore. Nell’invocare la tutela del Tribunale, la lavoratrice ha sostenuto che il ricorso alla CIGO da parte dell’azienda è stato impropriamente utilizzato perché l’azienda non voleva solo far fronte a difficoltà transitorie dovute al Covid-19 ma intendeva in realtà attuare azioni ritorsive e politiche riorganizzative aziendali reputate di convenienza economica e tenuto conto dell’impossibilità di licenziare. La lavoratrice si doleva pertanto della considerevole riduzione della retribuzione dovuta alla CIG e del danno alla professionalità dovuto alla forzata (e, nella tesi, illegittimo) inoperosità.
Il Tribunale ha accertato che nel caso di specie la società non aveva subito alcuna compressione dell’attività produttiva durante il periodo di emergenza Covid-19, conseguendo persino performance migliori del mercato. Il provvedimento di collocamento in CIGO è stato pertanto giudicato funzionale a scopi diversi da quelli propri. Il Tribunale ha infatti ricordato che la CIGO è uno strumento di supporto alle aziende sovvenzionato dalla collettività a fini solidaristici e non può essere utilizzato per ragioni di riorganizzazione economica.
Conseguentemente, è stato dichiarato illegittimo il provvedimento di sospensione in CIGO; la società è stata altresì condannata a riammettere la lavoratrice in servizio e a pagarle le differenze retributive per tutto il periodo di illegittima sospensione.

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