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Licenziamento per ragioni economiche

Ancora un colpo della Corte Cost. alle riforme sui licenziamenti

By 19 Maggio 2022No Comments

Corte Costituzionale

La Corte Costituzionale si è pronunciata su un passaggio dell’art. 18 Statuto dei Lavoratori, nel testo modificato dalla «Riforma Fornero». Come noto, la riforma aveva modificato l’art. 18 suddividendo le sanzioni per i licenziamenti illegittimi in 4 principali gruppi, degradanti secondo la gravità dell’illecito commesso dal datore.
In particolare, uno di tali casi prevede che il Giudice «può» applicare la sanzione della reintegrazione al licenziamento per giustificato motivo oggettivo qualora l’infondatezza del fatto (ad esempio, la riorganizzazione da cui sarebbe derivata la soppressione del posto di lavoro) risulti «manifesta». La novità della norma risiedeva nel fatto che ove tale vizio non fosse «manifesto» al Giudice era inibita la condanna alla reintegrazione; mentre in presenza del requisito, il Giudice poteva scegliere tra reintegrazione o mero risarcimento.
La Corte Cost. ha ora ritenuto incostituzionale il riferimento a tale qualità, «manifesta», del vizio del licenziamento.
La Corte ha rilevato che il criterio indicato dal legislatore si presterebbe a incertezze e conseguenti ingiustificate disparità di trattamento, poiché il requisito della «manifesta» insussistenza lascerebbe al Giudice l’onere di una valutazione «non sorretta da alcun criterio direttivo, privo di un plausibile fondamento empirico».
Preso atto della decisione della Consulta, resta tuttavia aperta la ricostruzione della disciplina che rimane e che sembra, n prima battuta, ampliare ancora l’ambito di applicazione della tutela reintegratoria a discapito della tutela risarcitoria.

Da oltre vent’anni l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio esercita la professione di avvocato occupandosi esclusivamente di Diritto del Lavoro e delle relazioni sindacali e industriali.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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