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Lavoro in cooperativa

Alle SS.UU. il contrasto sulla cessazione del lavoro in cooperativa

By 24 Maggio 2017No Comments

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Rimessa alle Sezioni Unite la questione concernente l’esatto rapporto tra esclusione del lavoratore dalla compagine societaria e suo licenziamento. Sul tema si fronteggiano, nella stessa giurisprudenza di Cassazione, due diversi orientamenti. Secondo un primo orientamento, se l’esclusione del socio si fonda su motivi lavoristici – ad esempio, una condotta rilevante sul piano disciplinare – si applicano le regole ordinarie sui licenziamenti individuali, mentre se, invece, l’esclusione si fonda su ragioni di carattere societario, il socio deve impugnare la delibera sociale, altrimenti gli rimane preclusa la possibilità di ricostituire il rapporto di lavoro. Secondo l’opposto orientamento, viceversa, non è possibile operare alcuna distinzione sui motivi dell’esclusione del socio. La delibera di esclusione comporta sempre e comunque l’estinzione del rapporto di lavoro; pertanto, il socio che vuole rimuovere tale effetto estintivo deve preventivamente impugnare la delibera di esclusione, a pena di decadenza dalla possibilità di impugnare il licenziamento.
Diverse conseguenze pratiche scaturiscono dall’accoglimento dell’una o dell’altra posizione:
• al socio che ometta di impugnare la delibera, impugnando solo il licenziamento, resterebbe comunque preclusa (o meno) la possibilità di ottenere il ripristino del rapporto;
• in caso di cessazione del rapporto associativo si applicherebbe (o meno) l’art. 18 Statuto dei lavoratori, con le relative sanzioni.
Occorrerà attendere la decisione delle SS.UU. per conoscere quale opzione dovrà essere accolta.

Da oltre vent’anni l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio esercita la professione di avvocato occupandosi esclusivamente di Diritto del Lavoro e delle relazioni sindacali e industriali.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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