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Licenziamento per superamento del comporto

Malattia e ferie non sono incompatibili, se servono al lavoratore per allontanare il licenziamento

By 29 Ottobre 2018No Comments

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Il lavoratore ha la facoltà di sostituire l’assenza per malattia con la fruizione delle ferie, maturate e non godute, allo scopo di sospendere il decorso del periodo di comporto, dovendosi escludere una incompatibilità assoluta tra ferie e malattia. In linea generale, il lavoratore che si ammali durante le ferie non «consuma» giorni di riposo, sostituiti dalla malattia. Se ciò metta a rischio il posto di lavoro per l’approssimarsi del periodo di comporto, tuttavia, il lavoratore ha facoltà di chiedere la fruizione delle ferie in luogo della malattia.
Nel caso esaminato, un lavoratore si lamentava del licenziamento per superamento del periodo di comporto asserendo di aver chiesto invano la fruizione delle ferie e che il datore gli aveva negato immotivatamente, suggerendogli invece, l’aspettativa non retribuita.
La Suprema Corte rilevato che «pur non essendo il datore di lavoro tenuto ad accogliere una richiesta di ferie tempestivamente avanzata, essendo quest’ultima rimessa ad una sua valutazione nell’ambito del bilanciamento di esigenze contrapposte, tuttavia, al fine di evitare il licenziamento, e quindi la perdita del posto di lavoro, solo esigenze organizzative effettive e concrete possono, in ossequio a clausole generali della correttezza e buona fede, giustificare un diniego e così da far prevalere l’interesse aziendale all’interesse del lavoratore di godere di giorni di ferie, scongiurando così la maturazione del comporto».

Da oltre vent’anni l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio esercita la professione di avvocato occupandosi esclusivamente di Diritto del Lavoro e delle relazioni sindacali e industriali.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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