Corte di Cassazione, Sez. Lav.
La Cassazione ribadisce quali sono i requisiti da verificare per l’accertamento del mobbing:
• sequenza di comportamenti persecutori (illeciti o leciti, se singolarmente considerati);
• sistematicità e continuità temporale delle condotte;
• intento vessatorio;
• danno alla salute, alla personalità o alla dignità del lavoratore;
• nesso causale tra le condotte e l’evento lesivo.
La Cassazione, nel caso esaminato, ha escluso il mobbing di un lavoratore che aveva dichiarato di:
• essere stato distaccato più volte nell’arco di sei mesi, nonostante fosse padre di figlio portatore di handicap;
• non avere guadagnato avanzamenti di carriera, contrariamente a suoi colleghi più giovani;
• avere ricevuto contestazioni disciplinari pretestuose, poiché mai sfociate in sanzioni.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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