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Licenziamento per superamento del comporto

È possibile sostituire le ferie alla malattia per evitare il comporto

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Il lavoratore assente per malattia ha la facoltà di domandare la fruizione delle ferie maturate e non godute allo scopo di sospendere la decorrenza del periodo di comporto.
Una lavoratrice assente dal lavoro per malattia e prossima al superamento del comporto domandava un periodo di ferie (20 giorni) che le venivano concesse ma in misura limitata (1 giorno). Raggiunto il periodo di comporto, la dipendente prolungava l’assenza dal lavoro e veniva quindi licenziata per giusta causa (assenza ingiustificata).
La Cassazione ha ritenuto il licenziamento illegittimo, sostenendo che:
• la richiesta della dipendente fosse legittima, dovendosi ritenere prevalente l’interesse del lavoratore alla prosecuzione del rapporto;
• non sussiste una assoluta incompatibilità tra malattia e ferie;
• il datore è tenuto ad accogliere la richiesta, salvo vi siano obiettive ragioni organizzative o produttive in contrasto.

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