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Retribuzione e benefit

L’indennità di servizio estero non entra nella «retribuzione globale di fatto»

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Una lavoratrice chiedeva che il licenziamento comunicatole fosse dichiarato illegittimo; e chiedeva, altresì, il risarcimento del danno. In particolare, la lavoratrice chiedeva che fosse computato nella base di calcolo per il risarcimento, oltre alla normale retribuzione, anche l’«indennità di servizio estero», ossia un particolare emolumento connesso alle specifiche mansioni svolte.
All’esito dei giudizi, la lavoratrice otteneva ragione sul licenziamento ma vedeva respinta la domanda sull’indennità. Ad avviso dei Giudici, infatti, l’indennità in questione non aveva natura retributiva ma indennitaria ed era connessa alle particolari modalità della prestazione lavorativa resa all’estero. La Suprema Corte ha confermato tale decisione ricordando che per «retribuzione globale di fatto» si deve intendere quella che il dipendente avrebbe ricevuto se avesse lavorato normalmente, con esclusione delle indennità corrisposte per compensare particolari disagi della prestazione.

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