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Lavoro a tempo determinato

La prescrizione dei crediti retributivi in caso di successione di (validi) contratti a termine

By 13 Luglio 2022Agosto 23rd, 2023No Comments

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Un lavoratore, assunto nel 1999, con reiterati contratti a termine e poi a tempo indeterminato nel 2008, chiedeva il riconoscimento dell’anzianità giuridica ed economica maturata nei periodi di contratto a termine, con conseguente condanna del datore al pagamento delle differenze retributive. Il datore resisteva in giudizio sostenendo, tra l’altro, che i crediti erano ormai prescritti.
La Suprema Corte ha dato ragione al datore di lavoro, precisando che nel caso in cui tra le stesse parti si succedano due o più contratti di lavoro a termine, ciascuno dei quali legittimo ed efficace, il termine prescrizionale dei crediti retributivi inizia a decorrere, per i crediti che sorgono nel corso del rapporto lavorativo dal giorno della loro insorgenza e, per quelli che si maturano alla cessazione del rapporto, a partire da tale momento. Secondo la Corte, infatti, nel contratto a termine validamente stipulato, poiché il lavoratore ha solo diritto a che il rapporto venga mantenuto in vita sino alla scadenza concordata e l’eventuale risoluzione ante tempus non fa venir meno alcuno dei diritti derivanti dal contratto, non è configurabile alcuna situazione di oggettiva debolezza del lavoratore che impedisca il decorso della prescrizione.
La Cassazione ha quindi rigettato la richiesta del lavoratore, condannandolo alle spese di giudizio.

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