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Mobbing

I provvedimenti disciplinari diretti a screditare il dipendente sono qualificabili come mobbing

By 15 Luglio 2022Aprile 5th, 2023No Comments

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Una società irrogava numerosi provvedimenti disciplinari nei confronti di una lavoratrice. Quest’ultima ricorreva in giudizio contro la datrice per ottenere il risarcimento dei danni patiti a causa della condotta datoriale.
La Corte d’Appello accoglieva la domanda della lavoratrice, ravvisando nel comportamento datoriale un chiaro intento persecutorio, diretto a screditare la dipendente.
La Suprema Corte ha ribadito quanto statuito dai Giudici di seconde cure rilevando che, nel caso in cui la condotta del datore non sia volta a comporre il conflitto insorto nell’ambiente di lavoro ma a screditare il dipendente, si configura la fattispecie del mobbing. Pertanto il danno che tale condotta provoca all’autorevolezza ed al prestigio del lavoratore deve essere risarcito. I Giudici di legittimità hanno quindi riconosciuto alla lavoratrice il diritto al risarcimento del danno non patrimoniale riferito al danno biologico, al danno biologico da invalidità temporanea ed alle specifiche fattispecie di sofferenza patite a causa della condotta datoriale

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