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Licenziamento collettivo

Il licenziamento collettivo illegittimo può essere regolato da due diverse discipline

By 17 Marzo 2021No Comments

Corte di Giustizia

La Corte di Giustizia si è pronunciata in merito alla compatibilità con le regole europee del doppio regime previsto per i licenziamenti collettivi illegittimi, per i lavoratori assunti prima e dopo il «Jobs act» (con il «contratto a tutele crescenti»).
Una lavoratrice veniva assunta (il 14 gennaio 2013) a tempo determinato e successivamente (31 marzo 2015) il contratto veniva trasformato a tempo indeterminato, trovandosi quindi assoggettata al regime dell «tutele crescenti». La società avviava una procedura di licenziamento collettivo che terminava con il licenziamento di 350 lavoratori, compresa la dipendente in questione.
Il licenziamento veniva impugnato per violazione dei criteri di scelta e dichiarato illegittimo, con conseguente risarcimento dei danni e reintegrazione di tutti lavoratori interessati, ad eccezione della dipendente stessa. Secondo i Giudici italiani, costei non aveva diritto alla tutela spettante agli altri lavoratori licenziati ma a quella prevista dal «Jobs act».
La questione è stata rimessa alla Corte di Giustizia, la quale ha ritenuto che la previsione nazionale di un regime sanzionatorio differente tra lavoratori assunti prima di una certa data (7 marzo 2015) e lavoratori assunti prima della stessa data non costituisce trattamento discriminatorio ed è compatibile con l’ordinamento europeo.

Da oltre vent’anni l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio esercita la professione di avvocato occupandosi esclusivamente di Diritto del Lavoro e delle relazioni sindacali e industriali.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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