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Riservatezza e privacy

Per il giusto trattamento dei dati personali nel rapporto di lavoro serve un regolamento aziendale

By 24 Aprile 2015No Comments

Garante Privacy

Il Garante della Privacy è recentemente tornato sulle regole che devono guidare datori e lavoratori nel trattamento dei dati personali.
Questi i temi principali:
– cartellino identificativo: in alcuni casi è sufficiente un codice identificativo o solo il nome o il ruolo professionale del dipendente;
– siti web e intranet: per pubblicare informazioni personali (foto, curricula, ecc…) occorre il consenso del lavoratore;
– internet: occorre un regolamento interno per specificare i criteri di utilizzo; possono essere predisposti sistemi di controllo atti a prevenire accessi illeciti ai dati; devono essere riferiti in modo espresso eventuali comportamenti non consentiti, quali il download di software o file musicali; l’accesso a siti ludici e così via; devono essere espresse le conseguenze derivanti da usi non consentiti;
– posta elettronica: occorre rendere chiaro se gli indirizzi di posta elettronica abbiano un uso condiviso o individuale; occorre predisporre delle regole per l’accesso alle caselle di posta in caso di assenza del lavoratore, ecc…
– dati sanitari: è vietata la diffusione di dati idonei a rivelare lo stato di salute del lavoratore il quale deve consegnare il certificato riportante solo l’inizio e la durata presunta dell’infermità ma non la diagnosi; il datore non può accedere alle cartelle sanitarie dei dipendenti sottoposti ad accertamenti dal medico del lavoro;
– dati biometrici: possono essere utilizzati, previo consenso del lavoratore, per l’accesso a banche dati o a pc aziendali, ad aree sensibili e per la sottoscrizione di documenti informatici.

Da oltre vent’anni l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio esercita la professione di avvocato occupandosi esclusivamente di Diritto del Lavoro e delle relazioni sindacali e industriali.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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