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Previdenza e contribuzione

Il periodo di lavoro part-time, anche verticale o ciclico, è utile per intero alla pensione

INPS

La Legge di Bilancio 2021 ha consentito anche al rapporto di lavoro parti time verticale o ciclico di essere considerato integralmente – quindi 52 settimane – al fine del conseguimento del diritto alla pensione. In precedenza, venivano conteggiate solamente le settimane retribuite.
È stato così tradotto in legge il consolidato principio giurisprudenziale secondo cui il contratto di lavoro part-time verticale o ciclico non è diverso dalla generalità dei rapporti di lavoro part-time per quanto riguarda la valutazione dei periodi non lavorati nel calcolo dell’anzianità contributiva utile per il diritto a pensione: l’anzianità contributiva ai fini della determinazione della data di acquisizione del diritto alla pensione deve essere calcolata come se il lavoratore avesse occupato un posto a tempo pieno prendendo integralmente in considerazione anche i periodi non lavorati.
Il riconoscimento dell’intero periodo di durata del contratto riguarda il diritto di conseguimento della pensione, non la misura della stessa.
La novità riguarda i periodi d lavoro part time successivi al 6 gennaio 1985:
• in essere al 1° gennaio 2021;
• esauriti entro il 31 dicembre 2020;
• trasformati in rapporti a tempo pieno prima del 31 dicembre 2020.

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