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Orario di lavoro, ferie, permessi

Orario di lavoro eccessivo: il danno da usura psico-fisica causato al dipendente è risarcibile in re ipsa

Tribunale di Monza

Un lavoratore dipendente svolgeva ininterrottamente da lunedì a domenica le mansioni di commesso di un minimarket per 13 ore giornaliere, senza aver mai la possibilità di godere di ferie o riposi settimanali.
Il datore di lavoro, decorsi 8 mesi dall’inizio del rapporto, licenziava il dipendente.
Il lavoratore ricorreva, quindi, al Tribunale chiedendo il risarcimento di tutti i danni non patrimoniali derivanti dal mancato riposo settimanale.
Il Giudice di primo grado ha ritenuto che la mancata fruizione del riposo giornaliero e settimanale, in assenza di previsioni che legittimano la scelta datoriale, è fonte di un danno non patrimoniale che deve essere presunto. Infatti, l’interesse del lavoratore leso dall’inadempimento del datore è tutelato direttamente dalla Costituzione, pertanto la lesione di tale interesse espone direttamente il datore al risarcimento del danno. Egli, quindi, ha accolto il ricorso del lavoratore ed ha condannato il datore a risarcire il danno non patrimoniale da usura psico-fisica liquidandolo in via equitativa in Euro 2.000,00 lordi.

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