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TFR, preavviso e altre indennità di cessazione

L’indennità sostitutiva della reintegrazione da calcolare con il TFR

By 1 Ottobre 2019No Comments

Tribunale di Trento

Una Società cooperativa ONLUS si è opposta al decreto ingiuntivo, di un lavoratore licenziato e poi reintegrato che chiedeva indennità sostitutiva della reintegrazione ex art. 18, comma 3, Statuto di Lavoratori. Secondo il lavoratore, l’indennità doveva includere l’incidenza del TFR e le competenze accessorie medie dei 12 mesi precedenti.
Il Tribunale ha ripercorso la nozione di «retribuzione globale di fatto»: essa deve corrispondere al trattamento economico normale che sarebbe stato effettivamente goduto dal lavoratore se non fosse stato estromesso dall’azienda. In tal caso, infatti, il lavoratore avrebbe proseguito il rapporto di lavoro quanto meno per un periodo non inferiore al numero di mesi corrispondente a quello fissato dal legislatore per la determinazione dell’indennità risarcitoria o dell’indennità sostitutiva; quindi una volta cessato il rapporto, avrebbe certamente percepito un TFR comprensivo dei ratei maturati in quel periodo. Il legislatore indicando il medesimo parametro di quantificazione sia per l’indennità sostitutiva della reintegra ex art.18, comma 3, Statuto dei Lavoratori, sia per il risarcimento del danno cagionato dal licenziamento, ha inteso non penalizzare il lavoratore qualora eserciti la facoltà e scelga l’indennità sostitutiva in luogo della reintegra.

Da oltre vent’anni l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio esercita la professione di avvocato occupandosi esclusivamente di Diritto del Lavoro e delle relazioni sindacali e industriali.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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