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Licenziamento per giusta causa

A disposizione del lavoratore incolpato la documentazione aziendale che lo accusa

By 5 Luglio 2021No Comments

Tribunale di Venezia, Sez. Lav.

Una dipendente con mansioni di cassiera in una sala giochi è stata licenziata per giusta causa. Durante il procedimento disciplinare, per rendere le proprie giustificazioni oralmente, la lavoratrice aveva chiesto di poter visionare le videoregistrazioni poste alla base della contestazione ma il datore di lavoro non glielo aveva consentito. La lavoratrice ha potuto visionare i filmati solamente nel corso del giudizio di impugnazione del licenziamento. Il Tribunale ha ritenuto che fosse stato violato il procedimento disciplinare e, di conseguenza, che il licenziamento fosse illegittimo. Come chiarito dalla giurisprudenza, infatti, è vero che nell’ambito di un procedimento disciplinare il datore non è obbligato a mettere a disposizione del lavoratore la documentazione aziendale relativa all’addebito; ma è anche vero che, invece, lo deve fare se questo serve a mettere il lavoratore in condizione di difendersi adeguatamente.
Nel caso esaminato, il Tribunale ha ritenuto che l’esame dei filmati da parte della lavoratrice dei filmati fosse necessario:
• per aiutarla a ricordare esattamente i fatti, poiché in sede di audizione orale lo stato di agitazione e confusione non le avevano permesso di ricordare bene i fatti;
• per verificare che effettivamente il contenuto dei filmati corrispondesse a quanto contestato e, quindi, individuare eventuali elementi a discarico e fornire una spiegazione alternativa dei fatti.

Da oltre vent’anni l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio esercita la professione di avvocato occupandosi esclusivamente di Diritto del Lavoro e delle relazioni sindacali e industriali.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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