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Dirigenti

Licenziamento ritorsivo: la prova incombe al dirigente ma può essere desunta dal comportamento della società

By 16 Novembre 2019Febbraio 20th, 2024No Comments

Tribunale di Milano

Spetta al lavoratore fornire la prova del carattere ritorsivo del licenziamento, dimostrando l’inesistenza del diverso motivo formalmente addotto. Si tratta, tuttavia, di un onere di prova successivo: spetta infatti al datore dare prova della giusta causa o del giustificato motivo alla base del recesso.
Pertanto, il fatto che il datore non riesca a provare l’esistenza della motivazione addotta nel licenziamento, costituisce un elemento in base al quale il Giudice può desumere il motivo ritorsivo.
Quest’ultimo può infatti ritenersi provato anche sulla base di presunzioni, quali, come nel caso esaminato:
• la mancanza dell’effettività della riorganizzazione aziendale addotta dal datore a monte del recesso;
• le modalità di licenziamento;
• il mancato rilascio dell’attestazione di «good leaver», nonostante il licenziamento non sia stato comminato per giusta causa o giustificato motivo soggettivo.

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