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Dirigenti

Offese alla sessualità del dipendente: il danno può essere dimostrato per presunzioni

By 19 Febbraio 2019Febbraio 20th, 2024No Comments

Corte di Cassazione

Un lavoratore con qualifica di dirigente veniva ripetutamente offeso dal datore di lavoro in ordine alla propria presunta omosessualità e sistematicamente apostrofato come «finocchio» all’interno del contesto aziendale.
La Corte di Cassazione ha riconosciuto che tali offese, ripetute nel tempo, hanno arrecato concreto e grave pregiudizio alla dignità del lavoratore e ha ritenuto sussistente un danno non patrimoniale. Il danno non patrimoniale è stato desunto in via presuntiva da elementi probatori raccolti sul contenuto delle offese, sulla reiterazione, sulle modalità e sui contesti in cui le stesse erano arrecate, sulle difficoltà di reazione per essere il destinatario un lavoratore subordinato.

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