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Lavoro autonomo e subordinato

La moglie non è lavoratrice subordinata se va in negozio saltuariamente

By 30 Settembre 2020Settembre 25th, 2023No Comments

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Un negoziante gestiva due negozi, con l’ausilio di una nipote. La moglie del negoziante si recava sporadicamente nei negozi con interventi occasionali e non pregnanti di supervisione.
Dopo circa 9 anni, la moglie chiese al Tribunale l’accertamento di un rapporto di lavoro subordinato alle dipendenze del marito e il pagamento delle relative retribuzioni per l’intero periodo.
La richiesta della donna è stata tuttavia respinta non avendo dimostrato che l’attività svolta fosse assoggettata al potere direttivo-organizzativo del marito ed onerosa.
La presenza della donna in negozio era infatti compatibile con la prestazione dell’attività a titolo gratuito, poiché tra persone legate da vincoli di parentela o di affinità opera una presunzione di gratuità della prestazione lavorativa, che trova la sua fonte nella circostanza che la stessa viene resa normalmente «affectionis vel benevolentiae causa»; con la conseguenza che, per superare tale presunzione, è necessario fornire la prova rigorosa degli elementi tipici della subordinazione.

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