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Controllo dei lavoratori

Chat aziendale e controlli datoriali: quando i dati raccolti possono essere utilizzati contro il lavoratore

By 22 Settembre 2021Luglio 11th, 2023No Comments

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Una società eseguiva un controllo sulla chat aziendale per verificare quali informazioni potessero essere conservate prima di cancellarla. Durante tale controllo, il tecnico informatico scopriva l’esistenza di una corrispondenza privata tra due colleghe, avente contenuto offensivo nei confronti di una superiore gerarchica. A seguito di tale scoperta, la società licenziava una delle dipendenti coinvolte, la quale impugnava il licenziamento ed otteneva la condanna della datrice alla reintegrazione ed al pagamento di un’indennità risarcitoria.
La Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi, ha confermato la decisione del Giudice di merito e sottolineato che i dati raccolti dalla datrice di lavoro erano inutilizzabili poiché non era stata adottata dalla società la necessaria adeguata informazione preventiva ai lavoratori avente ad oggetto le modalità di effettuazione dei controlli; nel caso in esame inoltre la soppressione della chat aziendale era stata annunciata successivamente all’effettuazione dei controlli.
I dati consistenti nelle conversazioni delle due lavoratrici, dunque, erano stati raccolti in modo illecito. E, conseguentemente, erano inutilizzabili a fini disciplinari.

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