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Appalti

Cambio appalto: non sussiste l’obbligo di assunzione del lavoratore condannato per spaccio

By 14 Luglio 2022Dicembre 21st, 2023No Comments

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Un’azienda di smaltimento rifiuti, subentrava nella gestione ad altra impresa ma si rifiutava di assumere un lavoratore già impiegato dalla società uscente, in quanto coinvolto in una rete di spaccio di stupefacenti.
Il dipendente ricorreva in giudizio, chiedendo di essere riassunto, in forza delle c.d. «clausole sociali» contenute nel CCNL applicato, che impongono, nei casi di successione di appalto, al soggetto che subentra di assumere il personale già utilizzato nell’appalto dal soggetto uscente.
I Giudici di merito rigettavano la pretesa del dipendente. Anche la Cassazione confermava tali decisioni, evidenziando che il diritto all’assunzione derivante da una clausola contenuta in un contratto collettivo non è assoluto ma subordinato alla verifica, da parte l’impresa subentrante, dell’attitudine professionale del dipendente. Nel caso in questione il lavoratore era oggettivamente incompatibile a rendere la prestazione lavorativa, considerato che si era reso protagonista di fatti di inaudita gravità sotto il profilo penale, che consentivano al datore di non adempiere al proprio obbligo di assumere.

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