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Controllo dei lavoratori

Illegittimo il licenziamento del dirigente fondato su investigazioni condotte sulla sua intera corrispondenza e-mail

By 26 Giugno 2023Gennaio 24th, 2024No Comments

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Un dirigente veniva licenziato per giusta causa dalla banca presso cui lavorava a seguito di tre contestazioni disciplinari. Le contestazioni erano basate su accertamenti eseguiti su tutta la corrispondenza e-mail del lavoratore: gli veniva addebitato di aver intrattenuto rapporti con società in concorrenza e di essersi sottratto alla verifica della malattia con cui egli giustificava le proprie ripetute assenze. Il dirigente impugnava il licenziamento chiedendo che ne fosse dichiarata l’illegittimità e che la datrice fosse condannata al pagamento di una somma di denaro a titolo di indennità sostitutiva del preavviso e di indennità supplementare.
La Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi sulla vicenda, ha ribadito il principio secondo cui il controllo di tutta la corrispondenza e-mail del lavoratore costituisce una violazione dei diritti di dignità e corrispondenza tutelati sia dallo Statuto dei Lavoratori che dalla disciplina sul trattamento dei dati personali. È infatti necessario che siano osservate le disposizioni in materia di privacy, a cominciare dall’obbligo di informazione preventiva, per sottoporre a controlli la corrispondenza e-mail dei dipendenti.
I Giudici di legittimità hanno quindi affermato che le prove raccolte violando sia le condizioni minime in materia di controlli difensivi, sia le norme sul trattamento dei dati personali non possono quindi essere utilizzate per il licenziamento disciplinare. Il licenziamento del dirigente è pertanto stato dichiarato illegittimo e la datrice è stata condannata a versare una somma di denaro a titolo di risarcimento per i danni subiti.

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