Corte di Giustizia
La Commissione Europea ha ritenuto non conforme all’art. 1 della Direttiva n. 98/59 l’esclusione dei dirigenti dall’ambito di applicazione della L. n. 223/1991 e ha pertanto fatto ricorso alla Corte di Giustizia.
La Corte di Giustizia ha aderito alla tesi della Commissione Europea, premettendo quanto segue.
Secondo la Corte, la Direttiva è diretta a garantire ai lavoratori comunitari un uniforme livello di protezione. Pertanto, la nozione di «lavoratore» deve essere definita secondo criteri comuni a tutti gli ordinamenti. In tale contesto, «lavoratore» è chi fornisce, per un periodo di tempo, a favore di un altro soggetto e sotto la sua direzione, prestazioni lavorative a fronte di una retribuzione.
La nozione, nella quale vanno compresi anche i dirigenti, non giustifica, dunque, l’esclusione.
Ne consegue che le procedure di riduzione collettiva del personale dovranno coinvolgere anche i dirigenti.
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