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Covid-19 / Coronavirus

No al consumo imposto delle ferie se è possibile ricorrere allo smart working

By 23 Aprile 2020No Comments

Tribunale di Grosseto

Durante l’attuale emergenza epidemiologica, una società offriva ad un dipendente che svolgeva mansioni di back office, peraltro affetto da invalidità civile, l’alternativa tra il ricorso alle ferie oppure la sospensione lavorativa non retribuita. Altri dipendenti dello stesso reparto erano tuttavia stati adibiti allo smart working.
Il Tribunale ha ritenuto che la condotta della società fosse illecita e che la dichiarata giustificazione di impossibilità organizzativa non fosse plausibile. Il giudice ha ricordato che il DPCM 10 aprile 2020 (così come il successivo) «raccomanda in ogni caso ai datori di lavoro […] di promuovere la fruizione dei periodi di congedo ordinario e di ferie, fermo restando quanto previsto […]» in materia di lavoro agile. Pertanto, ha concluso, laddove il datore di lavoro possa applicare il lavoro agile, il ricorso alle ferie non può essere indiscriminato, ingiustificato o penalizzante, soprattutto laddove vi siano titoli di priorità per ragioni di salute (art. 39, comma 2, D.L. n. 18/2020).
Il Tribunale ha altresì precisato che è illegittimo indurre il lavoratore a fruire le ferie non ancora maturate (future) poiché ciò non trova fondamento normativo ed è, viceversa, contrario ai principi generali per cui le ferie (maturate) servono annualmente a compensare il lavoro svolto con un periodo di riposo, consentendo al lavoratore il recupero delle energie psico-fisiche e la cura delle sue relazioni affettive e sociali, e pertanto maturano in proporzione alla durata della prestazione lavorativa.

Da oltre vent’anni l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio esercita la professione di avvocato occupandosi esclusivamente di Diritto del Lavoro e delle relazioni sindacali e industriali.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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