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Licenziamento in prova

Nullità del patto di prova se non serve ad accertare le qualità professionali del dipendente

By 22 Aprile 2015No Comments

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Un lavoratore, licenziato per mancato superamento del periodo di prova, agiva in giudizio sostenendo la nullità del patto.
Secondo il dipendente, infatti, all’azienda erano già ben note le sue qualità professionali e la sua personalità complessiva, avendo egli già svolto le medesime attività presso l’azienda, anche se alle dipendenze di un’altra società appaltatrice dalla prima che lo aveva licenziato.
La Suprema Corte, confermando la decisione dei Giudici di merito, ha annullato il licenziamento in quanto il datore di lavoro aveva già conosciuto le attitudini professionali del lavoratore e, assumendolo nelle medesime attività, non poteva più usufruire del periodo di prova.

Da oltre vent’anni l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio esercita la professione di avvocato occupandosi esclusivamente di Diritto del Lavoro e delle relazioni sindacali e industriali.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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