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Licenziamento per giusta causa

Insubordinazione verso il superiore e condotta diseducativa

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

È giustificato il licenziamento di un lavoratore per la sua reazione scomposta con ingiurie, minacce di scontro fisico rivolte al titolare in presenza di colleghi e clienti, allorché ciò arreca danno all’immagine del datore di lavoro e si caratterizza per il particolare «disvalore ambientale», in quanto idonea ad assurgere per i dipendenti più giovani a modello diseducativo e disincentivante dall’adempimento degli obblighi di lavoro e di reciproco rispetto.
Il giudizio di proporzionalità tra fatto addebitato al lavoratore e licenziamento disciplinare non va tuttavia effettuato in astratto bensì con specifico riferimento a tutte le circostanze del caso concreto, all’entità della mancanza considerata non solo da un punto di vista oggettivo, ma anche nella sua portata soggettiva e in relazione al contesto in cui essa è stata posta in essere, ai moventi, alla intensità dell’elemento intenzionale e al grado di quello colposo.

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