Corte di Cassazione, Sez. Lav.
La Cassazione ha confermato il licenziamento per giusta causa di un lavoratore di Poste Italiane S.p.A. che aveva riportato una condanna penale, passata in giudicato, per detenzione di stupefacenti.
I fatti di reato erano stati commessi fuori dai luoghi e dall’orario di lavoro ed accertati in un patteggiamento.
La Corte ha riconosciuto la giusta causa di licenziamento poiché i fatti di reato erano idonei a ledere il rapporto fiduciario. Tale lesione sussiste quando, secondo le mansioni del lavoratore, la condotta rischi di compromettere un suo futuro puntuale adempimento e la sua figura morale, tanto più se in un ufficio di rilevanza pubblica a contatto con gli utenti, oltre agli interessi morali e materiali del datore.
Non è violata la tempestività della contestazione, essendo necessaria la definitività della condanna, né la rilevanza disciplinare del fatto viene meno con la prosecuzione del rapporto.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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