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Licenziamento per giusta causa

La condanna definitiva per detenzione di stupefacenti legittima il licenziamento per giusta causa

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

La Cassazione ha confermato il licenziamento per giusta causa di un lavoratore di Poste Italiane S.p.A. che aveva riportato una condanna penale, passata in giudicato, per detenzione di stupefacenti.
I fatti di reato erano stati commessi fuori dai luoghi e dall’orario di lavoro ed accertati in un patteggiamento.
La Corte ha riconosciuto la giusta causa di licenziamento poiché i fatti di reato erano idonei a ledere il rapporto fiduciario. Tale lesione sussiste quando, secondo le mansioni del lavoratore, la condotta rischi di compromettere un suo futuro puntuale adempimento e la sua figura morale, tanto più se in un ufficio di rilevanza pubblica a contatto con gli utenti, oltre agli interessi morali e materiali del datore.
Non è violata la tempestività della contestazione, essendo necessaria la definitività della condanna, né la rilevanza disciplinare del fatto viene meno con la prosecuzione del rapporto.

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