Corte di Cassazione, Sez. Lav.
Un lavoratore, che ricopriva le mansioni di autista, è stato colpito da un infarto mentre era alla guida del mezzo aziendale. Il lavoratore ha agito in giudizio per vedersi riconosciuta la rendita dall’INAIL a seguito dell’infortunio accaduto sul lavoro.
La Corte d’Appello ha accertato con consulenza tecnica d’ufficio che l’infarto aveva le proprie cause nell’alto livello di colesterolo e nell’abitudine al fumo del lavoratore. Tali fattori a rischio, estranei all’ambiente di lavoro sono stati giudicati determinanti con la conseguenza che la lesione subita non può essere considerata un sul lavoro infortunio e che nessuna prestazione economica spetta a carico dell’INAIL.
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