Corte di Cassazione, Sez. Lav
Un lavoratore, invalido civile al 50% ma giudicato idoneo alla mansione assegnata, riceveva varie contestazioni disciplinari in quanto i suoi rendimenti erano pari o inferiori alla metà rispetto alla media produttiva del reparto. La società irrogava, dunque, il licenziamento con preavviso. Il lavoratore impugnava il licenziamento.
La Suprema Corte ha confermato che, in tema di sanzioni disciplinari, qualora le violazioni contestate non consistano in condotte contrarie ai doveri fondamentali del lavoratore, rientranti nel c.d. minimo etico o di rilevanza penale, bensì nella violazione di norme derivanti da direttive aziendali, suscettibili di mutare nel tempo, le stesse devono essere previamente poste a conoscenza dei lavoratori. L’affissione del codice disciplinare costituisce, dunque, una forma di pubblicità condizionante il legittimo esercizio del potere disciplinare del datore di lavoro, il quale deve provare di avere assolto tale adempimento.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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