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Licenziamento per giusta causa

È legittimo il licenziamento in tronco dell’autista che utilizza WhatsApp alla guida

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Un lavoratore con mansioni di autista, veniva licenziato in tronco dalla società datrice di lavoro, dopo che gli era stato contestato di aver causato un tamponamento per grave colpa anche conseguente all’utilizzo alla guida di una chat telefonica.
Il lavoratore agiva in giudizio impugnando il licenziamento.
Sia il Giudice di primo grado sia la Corte d’Appello rigettavano il ricorso proposto dal dipendente, in quanto sussisteva una giusta causa di risoluzione del rapporto di lavoro stante la condotta posta in essere dal lavoratore che aveva causato colpevolmente il tamponamento con danni ai mezzi aziendali.
Anche la suprema Corte di Cassazione ha confermato le pronunce di merito, precisando che la condotta del lavoratore, avuto riguardo alle mansioni svolte, integra una negligenza gravissima, lesiva del vincolo fiduciario che deve sorreggere il rapporto di lavoro; non una mera incuria nello svolgimento della prestazione che il contratto collettivo punisce con una sanzione conservativa bensì una giusta causa di licenziamento.
La Suprema Corte ha, dunque, rigettato il ricorso condannando il lavoratore alle spese di giudizio.

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