Corte di Cassazione, Sez. Lav.
Un lavoratore veniva licenziato disciplinarmente per aver utilizzato per uso proprio, materiali aziendali per la costruzione di una cornice (trovata nell’armadietto personale) durante l’orario di lavoro. Lo stesso dipendente aveva, inoltre, distratto un altro collega dal lavoro ordinario, al fine di verniciare il manufatto, e, infine, aveva occultato l’oggetto nell’armadietto personale. Il lavoratore impugnava il licenziamento.
Sia il Tribunale sia la Corte di Appello respingevano il ricorso, precisando che sebbene l’entità economica del bene e del danno arrecato all’azienda fossero modesti, il fatto addebitato era stato ritenuto di notevole gravità, dal momento che il lavoratore era venuto meno al dovere fondamentale di tenere a disposizione del datore di lavoro le proprie energie e di non utilizzare materiale aziendale per propri interessi.
Anche la Suprema Corte ha confermato le pronunce di merito ed ha rigettato la richiesta del lavoratore, ritenendo altresì inammissibili i motivi di ricorso proposti dal dipendente secondo cui non erano state prese in considerazione le prove testimoniali rese durante il processo.
