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Malattia e infortunio

La rendita INAIL spetta ai superstiti se la malattia professionale è solo concausa della morte del lavoratore

Corte di Cassazione, Sez. Lav

La moglie di un lavoratore si vedeva negare dall’INAIL la rendita ai superstiti a seguito della morte del coniuge per silicosi polmonare,
L’Istituto aveva infatti sostenuto che il decesso non fosse legato eziologicamente alla malattia professionale e che la silicosi non fosse causa o concausa determinante o preponderante, rispetto ad altre, del decesso del marito. La donna ricorreva quindi in giudizio.
La Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi sulla vicenda, ha ribadito il principio secondo cui deve essere data rilevanza ad ogni concausa che abbia contribuito all’evento lesivo, anche se la sua incidenza, in termini di efficienza eziologica, non sia stata preponderante ma abbia comunque contribuito in maniera diretta e remota. Il nesso eziologico tra concausa ed evento, infatti, è escluso solo quando questa degradi a mera occasione per l’intervento di fattori estranei all’attività lavorativa di per sé assorbenti. Tale ipotesi, tuttavia, secondo i Giudici di legittimità non ricorre nel caso in esame.
La silicosi, pertanto, deve essere riconosciuta come concausa efficiente, anche se non preponderante, rilevante ai fini dell’affermazione della sussistenza del nesso di causalità.
La domanda della vedova è stata quindi accolta.

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