«Decreto Green pass»
Come tutti sappiamo, tuttavia, in diritto non è consentito di modificare impunemente un testo. L’originale «sospensione del rapporto» sembrava infatti prestarsi ad effetti più ampi della «assenza ingiustificata». Con il primo testo si sarebbe potuta ipotizzare una sospensione del decorso dell’anzianità di servizio, con ritardo, ad esempio, della maturazione degli scatti di anzianità o del conseguimento delle soglie per l’incremento del preavviso, delle ferie, ecc. Effetti che, con l’assenza ingiustificata, non sembrano configurabili. Ancora, se il lavoratore si ammala durante il periodo di assenza, la sospensione dell’intero contratto di lavoro avrebbe forse inibito l’applicazione dell’ordinario regime di malattia; mentre l’assenza ingiustificata sembra dover cedere il passo all’assenza per malattia, con conseguente diritto del lavoratore al relativo trattamento (eventualmente anche integrato dal datore, secondo le disposizioni del CCNL). Anche su questo punto è auspicabile una lesta presa di posizione di INPS onde non lasciare ai datori la responsabilità di dover scegliere quale regime applicare. Viene meno, infine, per i datori di lavoro l’onere di reazione: nel testo iniziale era previsto che il datore dovesse «comunicare» (quindi, meglio, se con atto formale) la sospensione; con il nuovo testo, respinto il lavoratore all’ingresso, il datore può anche solo prendere atto dell’assenza ed annotarla come tale. Sarà il lavoratore a preoccuparsi di tornare al lavoro munito di certificato; o a decidere di restare assente, senza conseguenze disciplinari, fino al 31 dicembre 2021. Dal 1° gennaio 2022, l’assenza tornerebbe sanzionabile.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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